“Perché le donne credono nel colpo di fulmine, gli uomini nel colpo di culo” è un titolo facile. E la grafica infantile con cui è proposto è di quelle fatte apposta per incuriosire il passeggiatore da libreria, figura nella quale mi riconosco. Passeggiare fra scaffali di libri buttando lo sguardo qua e là fa piacere.
Gli occhi corrono sulle copertine colorate scivolando sui milioni di parole che l’umanità scribacchina riesce a produrre , e io credo che la prova provata che l’universo è infinito sia proprio la stupefacente capacità dell’uomo di trovare titoli per libri sempre nuovi, ne cito alcuni inesistenti ma possibili “Il mistero delle pigne importanti”, “Commissario Tolden, hai di nuovo sparato nello stesso buco”, “Una pallottola per Teo e una per Alice”. I titoli si sa, di per se evocano. E anche il mio. Lo ha scelto la casa editrice che conosce il mercato e soprattutto conosce me. Che riesco a trovare titoli per libri che sembrano scritti apposta per passare inosservati .
Ma il titolo “Perché le donne credono nel colpo di fulmine, gli uomini nel colpo di culo” nella sua luminosa e prorompente prosa fornita di parole potenti come “culo”, “colpo”, e “fulmine” racconta quella che, spiegata nelle prime pagine del volume, a me pare sia una grande verità. L’amore duraturo nella coppia è questione di fortuna, e di nient’altro. Le tante energie impiegate per mantenere viva la fiamma dell’amore di coppia non bastano. Non basta riscoprire il proprio compagno ogni giorno, non basta sorvegliare il rapporto affinché non salga su binari sbagliati, non sono sufficienti attenzioni proponimenti o malizie, se un rapporto dura decine di anni è solo per culo. Fortuna. Come vincere al totocalcio, ereditare 10.000 ettari di piante di banana dallo zio che viveva in Botzuana o schivare un mattone chinandosi per raccogliere un diamante.
Culo culo culo culo.
Nient’altro, tutto lì. E noi però, sette miliardi di esseri umani quanti siamo, ci ostiniamo a trovare una quadra che non c’è. Questa umanità va aiutata, ho pensato.
Così mi è venuto in mente di stilare un manuale di coppia che penso si possa oggettivamente definire il manuale di coppia più idiota che esista. Chi avrà occasione di buttarci l’occhio si accorgerà che il volume non è di nessuna utilità per trovare un buon equilibrio fra partner perché, come ho detto, non è possibile. L’utilità di questo volume è un’altra e più importante: serve a farsene una ragione . In esso sono contenuti aneddoti, consigli, descrizioni dettagliate ed intime di ciò che due individui che han deciso di vivere insieme riescono a combinare nel chiuso della loro casa. Credo e spero di essermi messo di impegno ed aver evitato i luoghi comuni più grossolani , ma conservo l’ambizione di esser riuscito a descrivere momenti e sensazioni assolutamente veritieri. A chi desidera toccare con mano se ciò che affermo corrisponde a verità non resta che venire il 28 di luglio al reading ( indicazione del luogo e dell’ora ) . Agli altri, a quelli che non hanno nessuna intenzione di intervenire e neppure di acquistare il volume, persone degnissime egualmente, lascio una riflessione che potrà essere utile: senza respirare si vive per poche terribili manciate di secondi. Senza bere si può resistere per qualche giorno, senza dormire poco di più, senza mangiare si sopravvive nell’ordine della settimana. Ma senza vivere per forza accanto a una donna o a un uomo si campa lo stesso fino alla fine dei nostri giorni. Che significa ciò? Significa in sostanza che siamo stati progettati per essere sufficienti a noi stessi come dei riscaldamenti autonomi.

P.S.

Da qualche tempo leggere davanti a un pubblico si dice “reading”. Sa dio perché. Si
vede che dire semplicemente “leggo a voce alta” non è elegante. Se un giorno anche Benedetto Sedicesimo leggendo un passo del vangelo si trovasse costretto a presentarlo come un reading, sarà il segnale del definitivo tramonto della chiesa di occidente.